Homme de lettres

Non si possono comprendere i rapporti fra Fernand Brisset e l'Accademia Petrarca di Arezzo senza tenere conto del clima politico-culturale entro il quale esso di inserisce.

Sono gli anni infatti del ventennio fascista in Italia e dell'impegno dei cosiddetti 'intellettuali diplomatici', per lo più di destra, che si adoperano per una intesa franco-italiana mirata al rafforzamento dei legami di amicizia fra le due nazioni. Ciò portò all'istituzione di un Comité France-Italie, con sede a Parigi, che nel 1929 si costituisce in Associazione e nomina come suo presidente il filologo Pierre de Nolhac (1859-1936), diventato celebre per avere 'scoperto' alcuni manoscritti autografi dello stesso Petrarca presso la Biblioteca Vaticana (Vat. Lat. 3195, 3358, 3359).

Anche Fernand Brisset è iscritto all’Associazione, e viene citato nell’Annuario degli aderenti del 1932-1933 come “homme de lettres”. Il 2 luglio 1931 Nolhac riceve dal podestà di Arezzo, nonché presidente dell'Accademia Petrarca, Pier Ludovico Occhini, la cittadinanza onoraria; nell'atto di conferimento si ricordando il suo affetto per la figura del Petrarca e la sua presenza nella città toscana nel 1904, per il sesto centenario della nascita del Poeta, e nel 1928, per l'inaugurazione del monumento nazionale a Francesco Petrarca.

È proprio in questo periodo che si intensificano i rapporti tra Fernand Brisset e l’Accademia Petrarca.