Introduzione

Percorsi e testi a cura di Simone Allegria, Philippe Guérin, Giuseppe Martini

Nel 1934 Fernand Brisset, “illustre petrarchista” francese, invia all’Accademia Petrarca i manoscritti delle sue traduzioni in prosa e in versi del poeta aretino. L'anno successivo il Brisset dona anche un numero considerevole di volumi a stampa (dal XV al XIX secolo), tratti molto probabilmente dalla sua biblioteca privata, che egli affida alla Biblioteca Petrarchesca, confluita poi nella Biblioteca dell’Accademia. Si tratta di un gesto di grande generosità, che trova riscontro nella corrispondenza fra l'autore francese e la medesima Accademia, dalla quale emerge il forte legame fra il Brisset e la città natale di Francesco Petrarca. L'11 febbraio 1935 Brisset viene nominato socio onorario dell'Accademia (aggiungendosi ad altri illustri petrarchisti francesi come Pierre de Nolhac e Maurice Mignon), e nel 1936 contraccambia tale onorificenza dedicando ad Arezzo l'ode «À ma seconde patrie».

La mostra, che prende il titolo dall'ode di Brisset, intende mettere in rilievo la figura di Fernand Brisset come traduttore del Petrarca, ma anche il patrimonio bibliografico donato dallo studioso francese all’Accademia Petrarca. Si affronterà dunque il tema del ‘valore’ delle traduzioni del Brisset in rapporto al fenomeno delle traduzioni in lingua francese delle opere del Petrarca fra XIX e XX secolo, evidenziando al tempo stesso il contributo dato dal Brisset all'accrescimento della Biblioteca Petrarchesca, la raccolta permanente di edizioni a stampa legate alla figura e all'opera di Francesco Petrarca, promossa e inaugurata dal prof. Guido Paliotti nel 1928.