La mostra di Brisset a Casa Petrarca
L'Accademia Petrarca è impegnata, oramai da molti anni, nell'attività di studio e di valorizzazione del proprio patrimonio librario e archivistico: valgano per tutti la pubblicazione del Catalogo della Biblioteca Redi (2006), quella dei disegni di Francesco Nenci (2012), degli Atti dell'incontro di studi “Storia di un manoscritto ritrovato: il Libro d'Ore dell'Accademia Petrarca” (2013), la mostra sulle pergamene inedite del XII-XVII secolo (2014) e, da ultimo, il progetto denominato Catalogazione e digitalizzazione di manoscritti post-medievali e moderni di umanisti ed eruditi conservati dall'Accademia Petrarca, sostenuto dalla Regione Toscana attraverso il finanziamento di due borse di studio per giovani laureati, che ha preso avvio nel settembre 2014 e si è concluso a luglio 2015. Si è giunti così alla redazione di un indice costituito da 64 unità datate o databili tra XVI e XIX secolo. Le schede di ciascun pezzo, con la fotoriproduzione delle partizioni ritenute più interessanti e significative, è ora consultabile nel sito dell'Accademia.
La mostra che si inaugura in occasione del convegno di studi Due scrittoi di Petrarca: Canzoniere (RVF) e Bucolicum Carmen, promosso dall’Accademia in collaborazione con l’Università di Siena, rappresenta in un certo senso la continuazione di questo progetto. Nel dicembre 2015, infatti, l’Accademia ha inaugurato la mostra dedicata ai manoscritti e agli autografi dell’improvvisatore Tommaso Sgricci (Casa del Petrarca, 11 dicembre 2015-19 marzo 2016), protagonista di rilievo del teatro estemporaneo della prima metà del XIX secolo (Castiglion Fiorentino 1789 – Arezzo 1836). Oggi inauguriamo una seconda mostra, frutto anch’essa del progetto di catalogazione del patrimonio manoscritto di epoca moderna dell’Accademia, dedicata ad un altra figura di spicco della prima metà del secolo scorso: il petrarchista francese Fernand Brisset (1852-1939). L’Accademia infatti possiede tutti i manoscritti preparatori alle traduzioni francesi del Petrarca pubblicate dal Brisset fra il 1899 e il 1934, oltre ad un cospicuo patrimonio bibliografico, donato anch’esso dal Brisset all’Accademia.
I documenti e i manoscritti sono messi in mostra qui per la prima volta e confermano, ancora una volta, la ricchezza del patrimonio archivistico e bibliografico dell’Accademia, specialmente quando esso è messo in relazione con quello che si può ritenere uno dei figli più illustri della genialità e della cultura aretina, il poeta Francesco Petrarca.
Prof. Giulio Firpo
presidente dell'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze