"Illustre pétrarquiste"

Di Fernand Brisset (1852-1939), nonostante la fama acquisita proprio come traduttore di Petrarca, si hanno pochissime notizie. Niente nei grandi repertori biografici usuali, a cominciare dal Dictionnaire de biographie française.

Fernand Brisset nasce il 15 maggio del 1852 a Brétignolles, nel comune di Vaulry (dipartimento della Haute-Vienne), a una trentina di chilometri da Limoges, e muore ottantasettenne il 21 luglio 1939 a Bernay in Normandia (dipartimento dell’Eure).Nel frattempo, nel 1903, si è sposato, dopo un «lungo fidanzamento», con Gabrielle Malinvaud, a Septeuil (dipartimento dell’allora Seine-et-Oise, oggi Yvelines), tra Parigi e Bernay. Il che lascia supporre che avesse già lasciato il Limosino natìo già da parecchio.

Ma dove ha studiato, e fino a quando? Che professione (o professioni) ha esercitato di preciso? Perché si è trasferito dal Limosino in Normandia? E passando da dove (la prefazione del primo volume di traduzioni del 1899 è stata firmata a Clermont-Ferrand)? La sua sistemazione finale a Bernay deve qualcosa al fatto che vi risieda Georges Goyau (a cui dedica il terzo volume delle sue traduzioni), morto lo stesso anno del nostro? Domande rimaste, allo stato attuale delle conoscenze, senza risposta. 

Ma qualcosa si riesce a carpire di questo personaggio così schivo, e proviamo a farne la sintesi.

Pur avendo svolto la professione di funzionario delle imposte dirette, la sua fama è legata allo studio e alla traduzione delle opere del Petrarca in francese.

Una fonte francese da cui si ricava qualche scarso (e sparso) ragguaglio rispetto all'attività del Brisset è «La Vie limousine», una rivista regionalista di arte, letteratura, teatro e attualità, con sede a Limoges, pubblicata mensile dal 1925 al 1939.

Il nome di Brisset compare il 25 agosto 1933, il 25 giugno 1934, il 25 agosto 1934, il 25 gennaio 1935 e il  25 aprile 1935 . Egli è percepito quale «fils du pays», viene definito sistematicamente «compatriote» e vi si legge che fu «directeur honoraire de l'une de nos administrations financières». Ma il titolo costantemente addotto quando la rivista nomina il nostro (nella rubrica «Le mois littéraire») è «illustre pétrarquiste». E si inorgoglisce non poco nell’accogliere e diffondere la notizia dell’ammissione di Brisset quale membro d’onore dell’Accademia aretina (1935).

"Illustre pétrarquiste"